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Detrazioni fiscali 2024: novità sul modello 730

Non sai come accedere alle detrazioni fiscali del 2024? Ecco una guida pratica sugli sconti e i bonus previsti per la compilazione del nuovo modello 730/24

6' di lettura

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato online il nuovo modello 730, offrendo la possibilità ai cittadini di effettuare la compilazione e ottenere detrazioni fiscali sulle spese sostenute l’anno precedente.

In questo modo, è possibile ammortizzare i costi in fase di dichiarazione dei redditi, ad esempio per chi ha figli a carico o ha sostenuto spese sanitarie e di ristrutturazione.

Visto che molti fanno confusione e non tutti sanno che possono essere detratte determinate spese, in questa guida ti spiegheremo tutte le novità introdotte per quest’anno e quali sono gli sconti fiscali per il 2024.

Innanzitutto, però, vediamo che cosa sono le detrazioni fiscali.  

Detrazioni fiscali: cosa sono

Quando si effettua la dichiarazione dei redditi, bisogna tenere conto di due voci molto importanti: deduzioni fiscali e detrazioni fiscali.

In entrambi i casi si tratta di agevolazioni fiscali, ma ognuna di esse viene applicata secondo determinati criteri. In genere, le deduzioni fiscali vengono calcolate e rimosse direttamente dal reddito.

In poche parole, se Marco ha un reddito di 30.000 € ed è idoneo a ricevere 1.000 € di deduzioni fiscali, le tasse da pagare verranno calcolate su un reddito di 29.000 €. In questo senso, le deduzioni sono spesso legate ad attività come donazioni e assegni di mantenimento.

Dall’altro lato, le detrazioni fiscali vengono applicate al momento della dichiarazione dei redditi. Se Marco, con il suo reddito complessivo di 29.000 €, deve pagare 9.000 € di tasse ma ha diritto a detrazioni fiscali pari a 2.000 €, allora riceverà una sorta di sconto, pagando quindi 7.000 €. 

A tal proposito, tra le detrazioni fiscali rientrano spese come quelle sanitarie, spese per i figli a carico ed eventuali lavori di ristrutturazione.

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Detrazioni fiscali 2024: il modello 730 aggiornato

A partire da aprile 2024, sul sito dell’ADE è disponibile un nuovo modello 730 chiamato dichiarazione semplificata. Come pubblicato nella Circolare n 8/2024, questo serve a ottimizzare ulteriormente il processo di compilazione del modello, che dispone delle principali informazioni registrate presso l’Agenzia delle Entrate.

L’utente potrà modificare o confermare le informazioni già presenti nel modello direttamente dalla propria Area Personale. Il modulo va necessariamente compilato sia dai dipendenti sia dai pensionati che vogliono approfittare delle agevolazioni fiscali previste.

In questo modo l’Agenzia delle Entrate può effettuare i dovuti controlli e stabilire se la persona è in debito, richiedendo quindi il pagamento di eventuali adempimenti non pagati, o in credito, erogando quindi gli importi eccedenti già pagati durante l’anno. 

Detrazioni fiscali 2024: elenco delle spese detraibili

Secondo le disposizioni in materia di detrazioni fiscali, per il 2024 sarà possibile mettere in detrazione le seguenti spese:

  • spese mediche, veterinarie e di trasporto pubblico;
  • interessi passivi sul mutuo e spese di intermediazione immobiliare;
  • spese di assicurazione, di istruzione e funebri;
  • spese per attività sportive;
  • spese relative all’affitto tramite Bonus Affitto e al Bonus Facciate;
  • spese di ristrutturazione e risparmio energetico;
  • spese per accedere al Sismabonus;
  • spese ai fini del Superbonus;
  • bonus mobili per l’acquisto mobili ed elettrodomestici;
  • bonus verde per interventi di sistemazione degli spazi verdi;
  • spese sostenute per rimuovere barriere architettoniche

Inoltre, bisogna tenere conto di agevolazioni aggiuntive come l’Assegno Unico Universale, che consente di ottenere degli importi fissi ogni mese per ogni figlio a carico.

Tra le altre novità in materia di detrazioni fiscali per il 2024, segnaliamo anche la modifica degli scaglioni IRPEF in modo da applicare il taglio del cuneo fiscale, che sono organizzati come segue:

  • redditi fino a 28.000 €: aliquota del 23%.
  • redditi da 28.001 € a 50.000 €:  importo fisso di 6.440 € più aliquota del 35% per la somma eccedente i 28.000 €.
  • redditi oltre i 50.000 €: importo fisso di 14.140 € più aliquota del 43% per la somma eccedente i 50.000 €.

Elenco deduzioni fiscali 2024

Come già anticipato, oltre ad agevolazioni come la detrazione per figli a carico o la detrazione per spese sanitarie, è possibile beneficiare delle cosiddette deduzioni fiscali, riducendo il reddito complessivo su cui verranno applicate le tasse.

Per avere un quadro più chiaro, ecco un elenco delle possibili deduzioni fiscali a cui accedere quest’anno:

  • assegno di mantenimento;
  • deduzione per spese destinate a istituzioni religiose;
  • contributi versati per forme pensionistiche complementari e individuali;
  • deduzioni per assistenza e spese mediche destinate a disabili;
  • deduzioni per contributi destinati al Servizio Sanitario Nazionale;
  • deduzioni per contributi previdenziali e addetti ai servizi domestici. 

Inoltre,  le deduzioni si possono applicare anche per spese in favore degli enti no-profit.

Come richiedere le detrazioni fiscali e le eventuali deduzioni

Richiedere le detrazioni fiscali non è complicato, ma bisogna fare attenzione durante la compilazione del 730/2024. In questo modo, si evita di dichiarare informazioni sbagliate e rischiare di incorrere in problemi in caso di controlli da parte del Fisco. 

Il modulo è diviso in sezioni, in cui sono presenti le voci delle spese detraibili effettuate nel 2023. 

In particolare, il quadro dedicato agli oneri e alle spese è il Quadro E, che viene diviso nelle seguenti sezioni:

  • Sezione I (da E1 a E14): qui vengono indicate spese deducibili al 19%, come spese sanitarie, erogazioni liberali alle ONLUS, premi per assicurazioni e interessi passivi del mutuo;
  • Sezione II (da E21 a E36): qui vanno indicati gli oneri quali i contributi previdenziali, che vengono dedotti dal reddito complessivo;
  • Sezione III A (da E41 a E43): spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio;
  • Sezione III B (da E51 a E53): qui si indicano i dati catastali degli immobili da cui ottenere eventuali detrazioni;
  • Sezione III C (da E56 a E59): detrazioni per i periodi non coperti da contribuzione,  acquisto di mobili e acquisto di abitazioni classe A o B, come anche detrazioni per gli interventi del Superbonus;
  • Sezione IV (da E61 a E62): spese per interventi di risparmio energetico;
  • Sezione V (da E71 a E72): sezione in cui vengono indicati gli importi del canone di locazione per la detrazione sull’affitto;
  • Sezione VI (righi da E81 a E83): dati per detrazioni aggiuntive come le spese per il mantenimento dei cani guida.

Il modulo può essere compilato in autonomia dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, visto che si tratta di un argomento abbastanza delicato, può essere utile recarsi presso un CAF o affidarsi al proprio commercialista.

Devo conservare dei documenti specifici per accedere alle detrazioni fiscali?

In vista della dichiarazione dei redditi, è consigliabile conservare tutti i documenti relativi alle possibili detrazioni fiscali, magari tenendoli in un luogo sicuro e ben ordinati. 

In questo modo, nel caso in cui il Fisco chiedesse una verifica delle informazioni inviate dal cittadino, si evitano situazioni spiacevoli, che possono andare dal 100% al 200% della maggiore imposta o del minor credito.

Inoltre, per ottimizzare il processo, è sempre consigliabile pagare tramite pagamento elettronico con una carta di credito, di debito o prepagata, e conservare la relativa ricevuta.

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Questo articolo è stato scritto estrapolando informazioni provenienti da fonti e siti ufficiali, cercando di spiegare il tutto nel modo più semplice possibile ma allo stesso tempo mantenendo la massima accuratezza. Tuttavia, N26 non è un sito governativo e, di conseguenza, potrebbe non essere aggiornato in tempo reale circa eventuali modifiche delle normative. Ti invitiamo quindi a consultare sempre il sito dell’Agenzia delle Entrate, fonte ufficiale di conoscenza delle norme fiscali in vigore in Italia.

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